Come scegliere il migliore parquet per la propria casa

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Il pavimento è uno degli elementi principali del design d'interni. E la scelta della pavimentazione è una decisione molto importante da cui dipendono in larga misura lo stile e l'arredamento della casa. I pavimenti in parquet per interni sono un'ottima scelta se state cercando di aggiungere calore e stile al vostro spazio. Usato per la prima volta in Francia nel 17° secolo, il termine parquet, originariamente associato alla parola parco, è divenuto un rivestimento che ha saputo mantenere il suo aspetto elegante e sofisticato, unito ad una bellezza oggettiva e ad una facilità nel mantenimento. 

Fattori da considerare per una scelta che non tradisca le aspettative

La variabilità naturale del legno per parquet, dovuta alle venature del legno, unitamente alle diverse lavorazioni al quale è sottoposto per la realizzazione di un parquet resistente, possono mettere in difficoltà. La prima caratteristica da valutare nella scelta del parquet è senza dubbio il tipo di legno. Le varietà di parquet si distinguono in base al tipo di essenza che ne determina il colore, il disegno delle venature, la presenza o meno di nodi e soprattutto la sua durezza.  La qualità del legno può essere più o meno pregiata, e questo incide sicuramente sulla spesa finale. Tra le essenze più pregiate ci sono l’olmo, il ciliegio, il noce e la quercia, legni duri e resistenti con buone caratteristiche tecniche.  Alcuni tipi di parquet sono trattati specificamente per l'installazione in determinate aree, anche a seconda del tipo di lavorazione a cui sono soggetti. Prima di valutare la posa definitiva, è sicuramente necessario spendere del tempo per capire se il rivestimento scelto sia idoneo (soprattutto in termini di resistenza) allo spazio considerato. Oltre alla resistenza c’è un altro criterio da considerare, quando si parla di qualità: il suo aspetto estetico, che comprende diversi fattori; dal tipo di materiale alla colorazione, passando per la tecnica di posa, le possibilità sono pressoché illimitate. Prima di attuare una scelta ed immergersi nell’infinito mondo delle varie lavorazioni, è utile concentrarsi sulle diverse tipologie disponibili.

Parquet prefinito: caratteristiche salienti

Considerando la mera definizione, per prefinito è da intendersi una tipologia di rivestimento che possiede un singolo strato superiore di legno nobile, che viene a sua volta incollato su un supporto di legno meno raffinato o in multistrato, sovrapposti con diversi orientamenti, in moda da garantire maggiore resistenza e stabilità. Per quanto riguarda la distribuzione tra le varie parti, è importante sapere che la parte di legno pregiata ha uno spessore che varia dai 3 a i 4 mm, mentre la restante superficie (che varia dai 7 ai 15 mm) è costituita dalla componente rimanente. Diversamente dalla tipologia tradizionale, il parquet in legno prefinito può essere posato anche negli ambienti più umidi della casa, come il bagno o la cucina, grazie ad appositi trattamenti industriali che aumentano la resistenza ai graffi, alle macchie e alle muffe. I vantaggi del parquet prefinito, rispetto a quello in massello, risiedono soprattutto nel costo inferiore della posa e nella maggiore resistenza: queste caratteristiche derivano dal fatto che il parquet prefinito viene trattato industrialmente prima di essere posato. Rispetto al legno massello è decisamente meno isolante, ma allo stesso tempo garantisce un trasporto di calore costante. La messa in posa del parquet prefinito è molto più semplice e veloce rispetto a quella del metodo tradizionale: infatti, è possibile calpestare e praticare il pavimento in legno già subito dopo 1 o al massimo 3 giorni. Per questa tipologia di parquet, la prima lamatura viene fatta entro un tempo differente rispetto a quello tradizionale e raggiungere, in questo caso, i 20-25 anni.

Parquet in legno massello: caratteristiche principali

Accostato tradizionalmente all’ideale di “parquet classico”, questa tipologia di rivestimento è facilmente individuabile in abitazioni d’epoca. I listelli di parquet in legno massello sono costituiti interamente da legno nobile ricavato da un unico blocco con uno spessore che in totale raggiunge i 22 mm. Il lungo e costoso lavoro di finitura del parquet in legno massello è dovuto, non solo alla qualità dell'essenza legnosa impiegata, ma anche al lavoro della messa in posa e della successiva levigatura e verniciatura manuale. La messa in posa del parquet tradizionale, solitamente, viene realizzata in non meno di 40 giorni, a differenza della velocità con cui viene realizzato il parquet prefinito. In un parquet tradizionale, la prima lamatura viene effettuata almeno entro i 10-15 anni successivi alla posa e solo dopo questo procedimento la successiva verniciatura sarà possibile valutare il colore definitivo e la lucentezza del legno.

Una scelta etica e sostenibile

Scegliere tra legno massello e prefinito può risultare una questione complessa, che riguarda un’ampia gamma di aspetti, da quelli pratico-funzionali a quelli che rispecchiano un gusto personale. In ogni caso, è giusto tenere in considerazione un fattore di notevole interesse : la provenienza del legno, direttamente collegata a dei processi produttivi che rispettano l’ambiente. La presenza del simbolo FSC (Forest Stewardship Council) certifica che durante le fasi di selezione, estrazione e lavorazione della materia prima, sono stati rispettati tutti i principi di sostenibilità ambientale ed economica dei paesi produttori. Verificare la presenza di certificazioni di qualità e indagare l’origine del parquet è dunque il primo consiglio pratico per una scelta che inevitabilmente porta con sé considerazioni di natura etica oltre che estetica, e che, all’atto pratico, può tradursi nella preferenza per una o l’altra essenza.

 


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